Walt Disney ha in parte modificato la favola dei fratelli Grimm, forse per renderla maggiormente cinematografica. Le varianti più significative sono:
- Prima di portare la famosa mela avvelanata a Biancaneve, la strega cattiva aveva già tentato di uccidere per ben due volte la bella fanciulla,
prima stringendole una cintura in vita fino a toglierle il respiro, poi
con un pettine avvelenato. In entrambi i casi la giovane viene però
salvata dall'intervento dei nani, che riescono a farle riprendere i
sensi, ammonendola ogni volta di non far entrare nessuno in casa.
- Nella versione originale, Biancaneve non viene svegliata da un bacio del Principe.
Per molto tempo Biancaneve resta vegliata dai nani finché un giorno non
viene notata da un principe che passava di lì. Il principe vorrebbe
portarla nel suo castello, per poterla ammirare e onorare per tutti i
giorni della sua vita. Dopo molte insistenze i nani, impietositi dai
sentimenti del giovane, acconsentono alla sua richiesta. Avviene però
che uno dei servitori del principe, arrivati per trasportare la bara al
castello, inciampi su di una radice sporgente, facendo cadere la bara
giù per il fianco della collina. Durante la caduta esce dalla bocca di
Biancaneve il boccone di mela avvelenato e così la ragazza si risveglia.
- Nella versione dei fratelli Grimm, la matrigna viene invitata alle nozze di Biancaneve.
Nel frattempo erano state fatte arroventare sulle braci due scarpe di
ferro che la strega viene costretta ad indossare. A causa del dolore
procuratole dalle calzature incandescenti la matrigna è costretta a
ballare finché cade a terra, morta.
Tratto da
http://unamammaconlatoga.blogspot.it/2012/05/quello-che-non-sapete-su-biancaneve-e-i.html
Annotazioni
La peculiarità del caso della fiaba di
Biancaneve sta nel fatto che questa versione definitiva del 1819 apportò
delle sostanziali e rilevanti differenze con la stesura precedentemente
redatta dagli stessi Grimm 7 anni prima, nel 1812, sostituendosi
integralmente e totalmente ad essa. Infatti, il lavoro di raccolta e
trascrizione delle fiabe popolari tedesche dalle dirette fonti orali
dell'epoca, si svolse nel corso di diversi anni, e terminò ufficialmente
solo nel 1822. Ma, per motivi non del tutto acclarati, si sa per certo
che la fiaba di Biancaneve era stata già raccolta dalla viva voce del
popolo e trascritta nel 1812, con le differenze di trama che vedremo, ma
fu poi totalmente revisionata, rieditata e sostituita con quella
tardiva sette anni più tardi. Il motivo più probabile è che, essendo
quello un periodo in cui si andava radicando la consuetudine di stampare
le fiabe popolari, e siccome si riteneva un genere letterario poco
adatto a un pubblico infantile, stava prendendo piede la convinzione
negli editori (e nel mondo degli educatori in generale), che fosse
necessario rielaborare i testi, edulcorandoli ed epurandoli da ogni
particolare cruento, ritenuto potenzialmente inadatto e nocivo alla
psicologia del bambino. Per questo motivo, tutte le fiabe tedesche dei
fratelli Grimm sono state, da un certo punto in poi, particolarmente
rielaborate in modo da risultare più "idonee" a un pubblico infantile.
Problema, questo, che si è trascinato fino ad oggi. Ma veniamo alle
differenze sostanziali tra le due stesure, rilevate e spiegate dallo
stesso professor Ashliman, e riportate fedelmente nel paragrafo
sottostante.
Differenze tra l'edizione del 1812 e le versioni successive:
Già a partire dall'edizione del 1819, i
fratelli Grimm aggiunsero la dichiarazione che la madre di Biancaneve
morì durante il parto, con la conseguenza che suo padre si risposò.
Nella prima edizione, probabilmente, la più attinente alle fonti orali,
l'antagonista invidiosa di Biancaneve non era una matrigna, ma la sua stessa madre.
Già a partire dall'edizione del 1819, la
mela avvelenata verrà espulsa da Biancaneve mentre un servo inciampa
casualmente durante il trasporto del feretro, dalla casa dei nani al
palazzo del principe. Mentre nella prima edizione, la mela viene espulsa
quando un servo, indispettito per dover trasportare di qua e di là la bara, a seconda del luogo dove il principe si reca di volta in volta, colpisce la principessa dormiente.
Come vedete, la rivelazione appresa grazie
alla documentazione del professor Ashliman, può essere indubbiamente
scioccante. E questo stesso fu l'impatto che probabilmente ebbe la prima
stesura sull'editoria e, sempre probabilmente, i Grimm decisero di
sostituire la madre con la matrigna per ammorbidire la già macabra
trama, per renderla più accettabile all'orecchio del lettore. Sta di
fatto che l'apprendere questo retroscena mi ha parzialmente deluso
sull'opera dei Grimm, perché così è come se, in qualche modo, il
racconto originale (e con esso i narratori orali) sia stato travisato e
tradito. È anche vero che la questione sull'idoneità dei racconti
tradizionali è annosa e difficimente risolvibile. E ora, credo, resterà
per sempre il dubbio su quale delle due sia la vera versione di
Biancaneve. Continuiamo, ovviamente, ad accettare la volontà dei due
fratelli filologi e con essa, quindi, a considerare per buona quella del
1819, come abbiamo fatto fino ad ora.
Per chi volesse leggere la Prima Stesura del 1812 si fa riferimento al sito, già citato per la storia proposta.
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