giovedì 10 novembre 2016

Dumbo - Considerazioni




Dumbo è tra i più riusciti e toccanti dei classici Disney. È il quarto prodotto dalla Disney, ma il primo senza la presenza di Walt. È il più breve dei lungometraggi d'animazione, ma il più ricco di sentimenti e di pathos. Senza il colossale dispiego di mezzi che aveva caratterizzato i lavori precedenti di Disney (Biancaneve e i sette nani, Pinocchio e Fantasia), anche a causa dell'iniziale fiasco (in proporzione ai mezzi impiegati) del precedente film Fantasia, è oggi considerato uno dei suoi film più belli. La storia dell'elefantino dalle grandi orecchie riesce ad ottenere un fulmineo ed insperato successo: nato senza troppe pretese, basso budget, un film di “serie B”, quindi, su cui non avere troppe ambizioni, da mettere in cantiere rapidamente e da realizzare con altrettanta rapidità. Per gli sfondi venne utilizzata la pittura ad acquerello. Dumbo e Biancaneve sono gli unici due Classici Disney ad utilizzare la tecnica, che era regolarmente impiegata per i vari cortometraggi animati Disney. Gli altri Classici Disney usarono pittura ad olio e tempera.

La critica non accolse favorevolmente il film e lo indicò come un prodotto poco innovativo rispetto ai precedenti lungometraggi. È stato il tempo a valorizzare questo gioiello animato incentrato sul tema del diritto alla diversità e dell'amore materno. Dinanzi ad uno stile narrativo lineare e moderno, Dumbo è così diventato il simbolo di un cinema commovente, semplice ed emozionante. Famose diverrano alcune sue scene: una su tutte quella degli elefanti rosa, che introduce il tema del surrealismo nei film animati.



 


Ambientato nel colorato mondo del circo, questo capolavoro parla di un elefantino di nome Dumbo dalle orecchie giganti e dal cuore tenerissimo, che ama stare con la sua mamma e odia la solitudine. Sotto alcuni punti di vista, è un po' ingenuo, come quando non capisce che Smitty e la sua banda lo stanno prendendo in giro o quando crede nella magia della "piuma magica". Si spaventa facilmente, come evidenziato dal suo incontro con i clown, con gli elefanti rosa e, inizialmente, come gli altri elefanti, con Timoteo, ma è molto pacifico, e non dimostra mai veri segni di rabbia o risentimento verso nessuno.



 



Curiosità:
- Il nome del circo che viene visto su uno dei vagoni del treno all'inizio del film è WDP Circus (cioè Walt Disney Productions circus).
- L'animatore Bill Tytla, che già aveva lavorato per la realizzazione di Stromboli in "Pinocchio", ha basato l'espressioni di Dumbo ispirandosi a quelle di suo figlio di 2 anni.
- Con i suoi 64 minuti (61 nello standard PAL europeo), Dumbo è il lungometraggio animato più corto della Disney dopo Saludos Amigos.
- Nella versione originale, quando Timoteo prova a confortare Dumbo, dice "Lots of people with big ears are famous!" (molte persone con le orecchie grandi sono famose), una battuta inventata da Walt Disney, il quale aveva le orecchie grandi... come Clark Gable.
- Dumbo è uno dei pochi lungometraggi in cui non c'è un vero cattivo.
- E’ il primo film adattato in Italia da Roberto de Leonardis (nel 1948), che tradurrà tutti gli altri classici Disney, e non solo, fino al 1983.

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